Ministero della Pubblica Istruzione
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
C.M.
n. 110
Prot.n. AOODGOS 1032
Roma, 14 dicembre 2007
Oggetto: Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative all'anno scolastico 2008/2009.
Al fine di rendere più funzionali gli adempimenti per le
iscrizioni per l’anno scolastico 2008-2009 e facilitare, da una parte, ogni
opportuna predisposizione organizzativa delle istituzioni scolastiche e,
dall’altra, l’acquisizione di adeguate informazioni
per le famiglie, viene diramata l’annuale circolare per le iscrizioni alla
scuola dell’infanzia e ai diversi ordini e gradi di istruzione delle scuole
statali e paritarie.
Le iscrizioni sono propedeutiche alla gestione del servizio scolastico;
rappresentano anche un momento importante che, nei rapporti tra genitori,
studenti, docenti e scuole, è opportuno vada oltre la semplice procedura
organizzativa. Possono rappresentare l’occasione per avviare un dialogo positivo dell’istituzione scolastica con i genitori e con
gli studenti che per la prima volta entrano in contatto con la scuola.
Scuola e famiglia
La fase delle iscrizioni rappresenta la base propedeutica dell’azione educativa
e formativa sia per la scuola che per le famiglie.
Le istituzioni scolastiche presenteranno la propria offerta (POF),
eventualmente ridefinita anche sulla base della progettazione della quota di istituto del 20% del curricolo (compensazione tra
discipline, introduzione di nuove attività o discipline e progetti di
recupero/arricchimento), e particolarmente attenta ai bisogni formativi della
comunità locale.
In particolare, le istituzioni del primo ciclo d’istruzione potranno fornire una essenziale informativa alle famiglie sulla attività
sperimentale di ricerca e applicazione delle Indicazioni per il curricolo,
finalizzata agli obiettivi educativi e di apprendimento individuati
nell’adattamento del POF.
Per i genitori l’iscrizione costituisce un momento
importante nel rapporto con l’istituzione scolastica. Un rapporto che si
concretizza, tra l’altro, nell’esercizio di scelta delle opportunità formative
offerte dalle scuole e nella consapevole condivisione del POF, che viene consegnato, in forma essenziale, ad ogni genitore al
momento dell’iscrizione.
Per gli studenti l’ingresso nella scuola oppure il
passaggio ad un altro ordine di istruzione segna l’avvio o la continuità del
percorso di crescita. Per gli studenti di lingua madre non italiana è anche la
presa di contatto con una nuova cultura, una diversa lingua e l’avvio
dell’impegnativo percorso dell’integrazione.
Per i genitori e gli studenti il
nuovo Statuto delle studentesse e degli studenti prevede la
sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità per
sancire l’impegno reciproco di diritti e doveri con l’istituzione scolastica.
In questo contesto si evidenzia la necessità di
richiamare l’attenzione dei genitori e degli studenti sulla particolare
rilevanza che assume, in relazione agli indirizzi dell’Unione europea,
l’attuazione del nuovo obbligo di istruzione (D.M. n. 139/07), della durata di
dieci anni, ai fini dell’acquisizione di quelle competenze chiave di cittadinanza che possono aiutare i giovani al pieno
sviluppo della loro personalità. Va richiamata l’attenzione delle scuole sulla opportunità di promuovere apposite iniziative per
sostenere la collaborazione dei genitori e delle famiglie e il protagonismo
degli studenti al riguardo.
Questo impegno potrà facilitare il loro percorso di crescita attraverso la
progressiva acquisizione ed il consolidamento di quelle conoscenze di base e di
quelle competenze indispensabili per imparare ad imparare, progettare,
comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile,
risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,
acquisire ed interpretare l’informazione.
È altresì opportuno che le famiglie e gli studenti siano informati sulle nuove
misure di sostegno che gli istituti e le scuole secondarie organizzano a favore
degli studenti per il recupero dei debiti formativi manifestatisi in corso
d’anno.
Al momento dell’iscrizione alla prima classe degli istituti di
istruzione secondaria tutti gli studenti riceveranno copia del nuovo
statuto degli studenti e delle studentesse oggetto di recente intervento
modificatore.
Per l’Amministrazione scolastica le operazioni di
iscrizione sono propedeutiche ad una serie di adempimenti e procedure di
programmazione da cui dipende il regolare avvio dell’anno scolastico
(determinazione della consistenza della popolazione scolastica, previsione ed
elaborazione delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di organico,
mobilità del personale, conferimento degli incarichi, ecc.).
Fase propedeutica
Nella fase di predisposizione delle operazioni di iscrizioni vere e proprie le
scuole sono invitate a:
Per parte sua, anche l’Amministrazione scolastica, ai vari livelli territoriali, è impegnata a sostenere l’informazione
per le famiglie nei modi ritenuti più adeguati. In particolare è attivo sul
portale del Ministero della pubblica istruzione uno speciale “iscrizioni” da
cui le famiglie possono trarre utili informazioni con possibilità per le stesse
istituzioni scolastiche di procedere alla riproduzione delle schede informative
predisposte.
Da gennaio a marzo
L’Amministrazione e le istituzioni scolastiche, statali e
paritarie, vorranno riservare particolare cura alle operazioni di iscrizione e ai loro effetti, in considerazione del fatto
che da esse dipende la definizione degli assetti organizzativi e funzionali del
sistema scolastico, nonché la programmazione e destinazione delle risorse umane
e la predisposizione dell’accoglienza.
In particolare, l’accuratezza delle procedure di iscrizione
è fondamentale per il controllo dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione,
in quanto esse sono alla base della costruzione delle anagrafi scolastiche,
importante strumento per prevenire i fenomeni di evasione e di dispersione.
Anche i soggetti istituzionali dei diversi livelli territoriali (Regioni ed
Enti locali), in sinergia col sistema scolastico, sono chiamati a svolgere una importante opera a supporto e sostegno
dell’organizzazione del servizio (diritto allo studio, anagrafi territoriali,
integrazione dell’offerta formativa, servizi complementari di trasporto e di
mensa, disponibilità di strutture edilizie, ecc.).
L’andamento delle iscrizioni rivela, altresì, tendenze e orientamenti di cui i
diversi soggetti interessati possono tener conto per una equilibrata
e funzionale determinazione degli assetti e della distribuzione dei percorsi di
istruzione e di formazione e dei servizi sul territorio.
Da aprile a giugno
A completamento dell’intera fase delle iscrizioni e dei conseguenti assetti di
organico della scuola, gli organi collegiali delle istituzioni scolastiche
provvedono alla conferma o ridefinizione dei criteri
di formazione delle classi e alla predisposizione, di massima, della loro
composizione, dedicando particolare attenzione all’inserimento degli alunni con
disabilità e all’integrazione degli alunni con
cittadinanza non italiana.
Per i primi, una volta acquisita la certificazione della Asl di competenza, dovranno essere avviati procedure e contatti
per l’attivazione della unità multidisciplinare
preposta alla stesura del profilo dinamico funzionale, e per la predisposizione
di massima del piano educativo individualizzato.
Per gli alunni con cittadinanza non italiana è opportuno fare riferimento alle
disposizioni contenute nel DPR 394/99 che disciplinano la materia e alla “Carta
dei valori, della cittadinanza e dell’integrazione”, predisposta dal Ministero
degli Interni.
Per quanto attiene in generale alle attività connesse alla composizione delle
classi, si raccomanda particolare attenzione alla determinazione dei criteri
definiti dal consiglio di circolo/istituto, affinché non si creino condizioni di esclusione o squilibri immotivati.
Per l’anno scolastico 2008-2009 il termine di scadenza per la presentazione
delle domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia e alle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado è fissato al 30 gennaio 2008.
L’iscrizione riguarda esclusivamente le classi prime delle scuole di ogni
ordine e grado e le sezioni di scuola dell’infanzia. Per gli studenti delle
classi successive al primo anno di corso, l’iscrizione è disposta d’ufficio.
Con specifico riferimento ai diversi settori scolastici interessati, si
forniscono le seguenti opportune istruzioni e indicazioni.
1. Scuola dell'infanzia
L’offerta relativa alla scuola dell’infanzia è
garantita da Stato, Comuni e scuole paritarie. Anche per tale ragione, gli
Uffici Scolastici Regionali concorrono, attraverso i propri Uffici provinciali
e d’intesa con gli Enti Locali, all’attivazione di opportune
forme di coordinamento, in modo da:
Ulteriori condizioni per
qualificare l’organizzazione didattica sono individuate dal protocollo sottoscritto
in data 5 ottobre 2005 da ANCI e coordinamento interassociativo per le scuole
dell’infanzia (www.anci.it), che può
costituire utile base di riferimento per le intese locali.
Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2008, il
terzo anno di età. Possono altresì essere iscritti, a conferma della
consolidata prassi amministrativa, i bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 31 gennaio 2009. Per
questi ultimi, l’ammissione alla frequenza può essere disposta in presenza di disponibilità di posti e previo esaurimento
delle eventuali liste di attesa; pertanto, nel caso in cui il numero delle
domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti disponibili, hanno la
precedenza le domande di coloro che compiono tre anni di età entro il 31
dicembre 2008.
Rientra nell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, sulla base delle
delibere degli organi collegiali, la possibilità di consentire la frequenza fin
dall’inizio dell’anno scolastico anche per i bambini e le bambine che compiono
i tre anni a gennaio 2009.
È comunque esclusa la possibilità di iscrivere a scuole dell’infanzia bambini
che compiano i tre anni di età dopo il 31 gennaio 2009. L’iscrizione di bambini
che compiano il terzo anno dopo tale data è consentita
solamente all’interno di sezioni primavera regolarmente costituite e
autorizzate.
Particolare attenzione va anche riservata alla gestione delle liste d’attesa al
fine di assicurare pari condizioni, trasparenza nelle procedure e funzionalità
del servizio.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di
domande rispetto ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita alle
famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
1.1 Sezioni primavera
Da questo anno scolastico 2007-2008 è stato avviato,
in forma sperimentale, il nuovo servizio integrato per bambini di età compresa
tra i 24 mesi (compiuti entro il 31 ottobre 2007) e i 36 mesi, previsto dalla
legge 296/2006 e disciplinato dall’Accordo sancito in Conferenza unificata
Stato-Regioni e Autonomie Locali il 14 giugno 2007.
Le nuove sezioni in cui si struttura il nuovo servizio sono state costituite
presso scuole dell’infanzia statali, paritarie e comunali o
asili nido comunali o convenzionati.
Tale offerta educativa si realizza mediante specifica sezione appositamente costituita, con un proprio progetto educativo,
spazi propri e personale dedicato, differenziandosi, pertanto, dall’istituto
dell’anticipo che si fondava sulla domanda individuale delle famiglie.
La particolarità di questa offerta educativa e la sua
connotazione sperimentale che la colloca tra i servizi per la prima infanzia
(0-3 anni) e quelli propri della scuola dell’infanzia (3-6 anni) non
consentono, allo stato attuale, di definirne con precisione una configurazione ordinamentale.
Anche per questa ragione, l’apertura di nuove sezioni per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi e l’iscrizione ad esse
non potrà seguire le normali cadenze temporali di iscrizione proprie degli
altri profili istituzionali.
Verranno pertanto fornite opportune informazioni in
una fase successiva, d’intesa con gli altri Ministeri interessati, con le
Regioni e con le rappresentanze nazionali dei Comuni.
1.2 Gli orari di funzionamento
Gli orari annuali di funzionamento della scuola dell'infanzia sono compresi tra
un minimo di 875 ore ed un massimo di 1.700 ore, corrispondenti, in linea di
massima, rispettivamente a 25 e a 50 ore settimanali. All'atto dell'iscrizione
i genitori esprimono la propria opzione per le
articolazioni orarie, anche sulla base delle opportunità educative e dei
modelli organizzativi offerti dalle scuole, nel rispetto delle dotazioni
organiche.
2. Scuola primaria
Hanno l’obbligo di iscrizione alla prima classe della scuola primaria i bambini
e le bambine che compiono sei anni di età entro il 31 agosto 2008; possono
iscriversi, altresì, quelli che li compiono entro il 31 dicembre 2008 e, per
anticipo, coloro che li compiono entro il 30 aprile 2009.
I genitori o i soggetti che esercitano la potestà sul minore
possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di appartenenza o ad
altra istituzione scolastica, prescelta in base alla offerta formativa e agli
orari di funzionamento.
Le domande di iscrizione sono accolte, entro il limite
massimo dei posti disponibili, sulla base dei criteri stabiliti dai consigli di
circolo/istituto e resi pubblici prima delle iscrizioni.
Per una funzionale programmazione del servizio, i genitori possono presentare
domanda di iscrizione ad una sola istituzione
scolastica.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di
domande rispetto ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita alle
famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
2.1 Gli anticipi di iscrizione alla prima classe
I genitori hanno la possibilità di iscrivere alla scuola primaria le bambine e
i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno di
riferimento. Per l'anno scolastico 2008-2009 tale possibilità riguarda,
pertanto, i bambini che compiranno 6 anni di età entro
il 30 aprile
I genitori potranno avvalersi, a loro richiesta, di indicazioni
e orientamenti da parte delle scuole dell’infanzia frequentate dai loro figli
per una scelta consapevole.
2.2 Gli orari di funzionamento
Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’Offerta Formativa il
tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola
dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Le dotazioni di organico del personale docente
assicureranno l’organizzazione delle attività didattiche per il tempo scuola
ordinario o, se le risorse assegnate lo consentono, per il tempo pieno.
Il tempo scuola ordinario, funzionante per
un massimo di 30 ore settimanali, è comprensivo di
orario obbligatorio e facoltativo opzionale a cui può aggiungersi l’eventuale
tempo dedicato alla mensa la cui fruizione è lasciata alla opzione delle
famiglie.
L’offerta di tempo pieno, in base alla ripristinata norma legislativa (cfr. legge di conversione
25.10.2007, n. 176) e nei limiti di quanto previsto dal tale
disposizione, si avvale di un modello organizzativo unitario senza
articolazione di momenti opzionali e facoltativi, per complessive 40 ore
settimanali.
Condizione inderogabile per l’attivazione di tale offerta è l’esistenza e
l’effettivo funzionamento delle strutture e dei servizi necessari. Il tempo
pieno, infatti, richiede, come è noto, la
disponibilità di adeguate strutture edilizie e delle attrezzature idonee,
nonché l’esplicito impegno dell'Ente locale ad assicurare il servizio di mensa.
All’atto delle iscrizioni, compatibilmente con le disponibilità di posti, i
genitori possono effettuare, in alternativa al tempo
scuola ordinario, la scelta del tempo pieno.
3. Scuola secondaria di I grado
Sono soggetti all’obbligo di iscrizione per l’anno scolastico 2008-2009 alla
scuola secondaria di I grado gli alunni che terminano nel 2007-2008 la scuola
primaria con esito positivo.
Le domande di iscrizione alla prima classe della
scuola secondaria di I grado, da indirizzare alla scuola prescelta, dovranno
essere presentate per il tramite della scuola primaria di appartenenza, che
provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni successivi alla scadenza del
termine del 30 gennaio 2008, alla istituzione scolastica interessata.
Il dirigente scolastico, in caso di eccedenza di
domande rispetto ai posti disponibili curerà l’informazione sollecita alle
famiglie per consentire altra opzione verso scuola diversa.
3.1 Orari di funzionamento
Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’Offerta Formativa il
tempo-scuola in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie.
L’offerta formativa terrà conto delle risorse professionali di cui la scuola
dispone e delle prevalenti e ricorrenti richieste delle famiglie.
Le dotazioni di organico del personale docente della
scuola secondaria di I grado assicureranno l’organizzazione delle attività
didattiche per il tempo scuola ordinario o per il tempo prolungato, se le
risorse assegnate ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo n. 59/2004 lo consentono.
Nelle scuole secondarie di I grado, nei limiti delle
risorse di organico disponibili, è previsto un orario complessivo per un
massimo di 33 ore settimanali, comprensivo di
orario obbligatorio e facoltativo opzionale.
Nelle discipline obbligatorie rientrano l’insegnamento della lingua inglese e
di una seconda lingua comunitaria.
L’offerta di tempo prolungato può comportare una durata del servizio fino a 40
ore settimanali e, secondo le disposizioni di cui al decreto ministeriale 22
luglio 1983, richiede altresì la disponibilità di adeguate
strutture edilizie e delle attrezzature idonee, nonché - ove il servizio esiga
l'organizzazione della mensa – l’esplicito impegno dell'Ente locale ad
assicurarla.
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con le disponibilità dei posti e dei
servizi, i genitori possono effettuare la scelta del
tempo scuola, ordinario o prolungato.
4. Istituti comprensivi
All’interno degli istituti comprensivi della scuola dell'infanzia, primaria e
secondaria di I grado, non è richiesta la domanda di
iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado per gli alunni
che hanno frequentato nella stessa istituzione la quinta classe della scuola
primaria. L’iscrizione, in tali casi, opera d’ufficio.
Nel caso in cui i genitori intendano far frequentare
ai propri figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo, nel quale
stanno concludendo l'ultimo anno del corso di scuola primaria, presenteranno la
domanda di iscrizione alla scuola prescelta per il tramite dell’istituto
comprensivo di appartenenza che provvederà a trasmetterla, entro i cinque
giorni successivi alla scadenza del termine del 30 gennaio 2008.
5. Scuola secondaria di II grado
Gli studenti che nel presente anno scolastico concluderanno, con il superamento
dell'esame di Stato, il percorso del primo ciclo di istruzione, per effetto
della norma che ha disposto l’innalzamento dell’obbligo di istruzione devono
iscriversi alla prima classe di un istituto secondario di II grado. L’obbligo
può essere assolto anche mediante iscrizione a percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale.
Il Regolamento di istituto prevede, contestualmente
all’iscrizione, la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del
Patto educativo di corresponsabilità, per la definizione di diritti e doveri
nel rapporto tra scuola, studenti e genitori, predisposto dal Consiglio di
Istituto (cfr. nuovo Statuto
delle studentesse e degli studenti).
Le domande di iscrizione degli alunni frequentanti l’ultimo anno della scuola
secondaria di I grado negli istituti statali e paritari, ai fini della
prosecuzione del proprio percorso di studi nel sistema dell'istruzione,
andranno indirizzate all'istituto prescelto.
Le domande vengono presentate alle scuole secondarie
di I grado attualmente frequentate, le quali provvederanno a trasmetterle agli
istituti di destinazione entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 30
gennaio 2008, fermo restando quanto previsto dal successivo paragrafo 5.1.
Si conferma che la domanda di iscrizione deve essere presentata ad un solo
istituto di istruzione secondaria di II grado. Ciò anche in considerazione del
fatto che una doppia opzione da parte delle famiglie
può alterare le situazioni di organico.
Tuttavia, in considerazione della possibilità che si
verifichi eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili e che,
conseguentemente, si renda necessario dirottare verso altri istituti le domande
non accolte, le famiglie, in sede di presentazione della istanza di iscrizione,
possono indicare, in subordine, fino ad un massimo di altri due istituti di
proprio gradimento. Sarà cura del dirigente scolastico dell’istituto presso cui la domanda non è stata accolta, provvedere all’inoltro
immediato delle opzioni in subordine, d’intesa con le famiglie, verso gli
istituti indicati.
Per gli studenti che intendono avvalersi della possibilità di accedere ai percorsi di istruzione e formazione
professionale, il dirigente assume agli atti la manifestazione formale della
famiglia di impegno all’iscrizione a tale percorso alternativo all’istruzione.
In base a tale impegno formalizzato, il dirigente
procederà a suo tempo all’accertamento dell’obbligo.
5.1 Percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale
La legge finanziaria
I tempi e le modalità di attuazione dei suddetti
percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale sono definiti
d’intesa tra i competenti Assessorati delle rispettive Regioni e gli Uffici
scolastici regionali e sono oggetto di una tempestiva e puntuale informazione
ai dirigenti scolastici interessati.
Le suddette intese dovranno comprendere modalità, strumenti e tempi per
consentire ai dirigenti scolastici della scuola secondaria di
I grado l’accertamento dell’obbligo mediante frequenza dei percorsi
sperimentali da parte di alunni provenienti dalla propria scuola.
6. Domande di iscrizione in eccedenza
Non sempre il rapporto domanda di iscrizione-offerta di servizio nei diversi
ordini di scuola si conclude positivamente, in quanto la disponibilità di
posti, di servizi e di strutture può ostacolare il pieno accoglimento delle
richieste da parte delle famiglie.
Nella previsione di domande di iscrizione in
eccedenza, le scuole dovranno procedere preventivamente alla definizione dei
criteri di precedenza nella ammissione, mediante apposita delibera del
consiglio di circolo/istituto da rendere pubblica preventivamente con
affissione all’albo.
Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, in particolare, potranno essere
attivate, da parte degli Uffici scolastici provinciali, d’intesa con le
Amministrazioni comunali interessate, opportune forme di
coordinamento tra soggetti pubblici e privati che gestiscono il servizio sul
territorio per razionalizzare il più possibile il rapporto domanda-offerta.
A iscrizioni avvenute, si invitano i dirigenti
scolastici delle scuole statali interessate ad assumere gli opportuni contatti
con i diversi gestori dei servizi dell'infanzia sul territorio di competenza,
al fine di identificare eventuali situazioni di doppia istanza prodotta dalle
famiglie, procedendo sollecitamente ad avvicinare le stesse per dirimere le
situazioni pendenti, derivanti da doppia iscrizione, e superare quanto prima le
situazioni di stallo connesse con le liste di attesa.
Nel caso in cui i dirigenti medesimi accertino
definitivamente l'impossibilità di accogliere le domande in eccedenza
presentate dalle famiglie si adopereranno, d'intesa con le stesse, per
l'inoltro immediato della domanda di iscrizione ad altre scuole dei territori
limitrofi.
Questa ultima procedura vale anche per la scuola primaria statale, qualora,
soprattutto a causa della particolare offerta di servizio di talune scuole (es., organizzazione a tempo
pieno), si verifichino domande in eccedenza rispetto ai posti disponibili.
Per le scuole secondarie, considerato che le domande di iscrizione
vengono presentate direttamente alla scuola attualmente frequentata dallo
studente la quale, a sua volta, procede d'ufficio al relativo inoltro agli
istituti prescelti, non è consentito alle famiglie presentare una seconda
domanda direttamente ad altri istituti e non è parimenti consentito a questi
ultimi di accoglierle.
Anche in tali casi, il dirigente dell'istituto destinatario della domanda
curerà sollecitamente l'individuazione degli studenti per i quali, anche in
base ai criteri di ammissione deliberati dal consiglio
di istituto, non sia stato possibile accogliere la domanda di iscrizione ed
entro il 15 febbraio procederà all'inoltro immediato della domanda di
iscrizione ad altro istituto statale, individuato d'intesa con la famiglia.
7. Verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
In una scuola che ha a cuore il percorso di ogni studente, che non lascia
indietro nessuno e che non lascia solo nessuno, si impone una seria
riconsiderazione dell’obbligo d’istruzione come impegno per il diritto
personale di ciascuno. In particolare si invitano gli
Uffici scolastici regionali a sviluppare una efficace azione di prevenzione e
contrasto con attenzione particolare ai territori maggiormente a rischio di
dispersione scolastica e a quelle fasce di utenza che presentano maggiori
criticità, come, ad esempio, gli alunni con cittadinanza non italiana. In
questa loro azione gli Uffici scolastici opereranno in sinergia con le Regioni
e gli Enti locali valutando l’opportunità di pianificare gli interventi di
prevenzione nei Piani territoriali.
7.1 Il riemergere dell’evasione scolastica
Nuove emergenze o nuovi aspetti dell’evasione
scolastica sono oggetto di crescente preoccupazione; per quanto limitato sia il
fenomeno, alcune realtà di disagio sociale e culturale stanno facendo
riemergere un problema che si riteneva superato.
Occorre assicurare l’effettivo assolvimento dell’obbligo di istruzione
a livello di scuola del primo ciclo, con una vigilanza attenta rispetto
all’istruzione familiare e alla frequenza di scuole non statali e non paritarie
(anche con rinnovata attenzione agli esami di idoneità), ai processi di
immigrazione e ad alcuni gruppi di minoranze, allo sfruttamento del lavoro
minorile e alle nuove povertà, di cui si hanno evidenze soprattutto nei
contesti metropolitani.
L’Amministrazione, con rinnovato impegno, assicurerà tempestività degli
interventi e accuratezza nel lavoro di vigilanza, ponendo in essere le azioni
previste dal Regolamento recante norme in materia di adempimento
dell’obbligo di istruzione (D.M. 22.08.2007).
7.2 Il ruolo delle scuole
Con riferimento all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, anche nei percorsi
sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al citato Accordo
quadro, sarà compito dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione
secondaria di primo grado, dai quali provengono gli studenti interessati:
7.3 L’anagrafe degli studenti
Lo sviluppo e la messa a punto dell’anagrafe degli studenti costituiscono una
base per una rinnovata azione di controllo dell’obbligo d’istruzione. A questo
scopo gli Uffici scolastici regionali assicurano la
funzionalità delle operazioni connesse e promuovono iniziative, anche in
collaborazione con gli Enti locali, per favorire l’integrazione dei dati
riferiti anche ai percorsi sperimentali di formazione professionale.
Data la complessità della materia delle iscrizioni e la sua rilevanza per il
diritto allo studio, è necessario che gli Uffici scolastici regionali e le
istituzioni scolastiche seguano direttamente le varie operazioni attraverso le
quali si effettuano le iscrizioni ed in particolare
svolgano un'accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e
orientamento nei confronti delle famiglie, degli alunni e di quanti, a vario
titolo, sono coinvolti e interessati alla delicata incombenza. Al riguardo si
segnala l’opportunità di rafforzare la collaborazione con le Regioni e, in
particolare, con gli Enti locali, allo scopo di coordinare gli interventi sul
territorio. 8. Trasferimenti di iscrizione
In caso di trasferimento da una scuola ad un'altra, statale o paritaria,
successivamente all’iscrizione effettuata, vanno osservate le seguenti
istruzioni.
La richiesta di trasferimento, debitamente motivata, va inoltrata al dirigente
scolastico della scuola in cui è stata presentata l’iscrizione, il quale
rilascia al genitore il relativo nulla osta.
Si richiama l'attenzione sulla necessità del rilascio del nulla osta da parte
della scuola di provenienza, quale condizione inderogabile per l'accoglimento della
domanda di iscrizione, sulla base della disponibilità
dei posti, da parte del dirigente scolastico della scuola di destinazione.
Le conseguenti rettifiche di anagrafe saranno curate
dalle scuole interessate, previa verifica dell’avvenuta nuova iscrizione.
9. Alunni con disabilità
Le iscrizioni di alunni con disabilità avvengono con
presentazione, da parte della famiglia, della certificazione rilasciata dalla Asl di competenza, a seguito di appositi accertamenti
collegiali.
Sulla base di tale certificazione, la scuola attiva
l’unità multidisciplinare di cui all’art. 4 del DPR
24 febbraio 1994 al fine di predisporre il profilo dinamico dell’alunno
iscritto e di tracciare le basi del Piano educativo individualizzato, anche al
fine di procedere alla richiesta di personale docente di sostegno e di
assistenti educativi a carico dell’Ente locale.
10. Alunni con cittadinanza non italiana
La presenza, in aumento continuo, di alunni con
cittadinanza non italiana ha assunto da diversi anni le caratteristiche di un
fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con
esperienze di innovazione e di integrazione.
In ragione della rilevanza del problema dovrà essere posta, pertanto,
particolare attenzione a tutta la problematica che accompagna l’iscrizione
scolastica di tali alunni. In proposito, si raccomanda ai Direttori generali
degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere
opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una equilibrata
distribuzione della popolazione scolastica straniera e di fornire, anche nella
prospettiva dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, adeguate informazioni
sulle tipologie e indirizzi delle scuole secondarie di II grado.
L’articolo 45 del DPR n. 394/1999 fornisce, tra l’altro, criteri relativi all’obbligo e all’iscrizione scolastica dei minori
stranieri, alla ripartizione e alla loro assegnazione alle classi.
Si richiama, innanzitutto, l’attenzione non solo sul
diritto dei minori stranieri di accedere all’istruzione fornita dalle scuole
italiane e al conseguente obbligo delle stesse di accoglierli, anche in corso
d’anno, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione, ma,
soprattutto, si evidenzia il fatto che per diversi di loro vi è il concreto
rischio che non ottemperino all’obbligo, che siano avviati precocemente al
lavoro minorile e, soprattutto nelle grandi città, vengano sfruttati in forme
di accattonaggio.
La scuola non può rimanere indifferente di fronte a tali situazioni che
richiedono una concertata azione interistituzionale che chiama in causa altri
soggetti pubblici che hanno primaria responsabilità nella gestione del
territorio.
10.1 Assegnazione alle classi
In via ordinaria gli alunni stranieri soggetti all’obbligo di
istruzione sono iscritti d’ufficio alla classe corrispondente all’età
anagrafica. I collegi dei docenti possono definire comunque
le modalità generali dell’assegnazione dell’alunno straniero alla classe
inferiore o superiore a quella corrispondente all’età, tenendo conto, come
espressamente previsto dalla norma (art. 45 del DPR 394/1999), dei criteri
sopra evidenziati (ordinamento scolastico del paese di provenienza,
accertamento delle competenze possedute, corso di studi seguito, titolo di
studio posseduto, ecc.).
È opportuno che la modalità concreta di assegnazione avvenga con affidamento
delle verifiche e degli accertamenti preliminari ad un gruppo di docenti,
appositamente individuato dal collegio e preposto all’accoglienza, che dia
attuazione ai criteri di assegnazione e che ne segua inizialmente
l’inserimento, al fine di fornire al dirigente scolastico ogni utile elemento
per l’assegnazione alle classi. I collegi dei docenti possono valutare altresì
la possibilità che l’assegnazione definitiva alla classe sia preceduta da una
fase di alfabetizzazione
strumentale e di conoscenza linguistica in intergruppo e/o interclasse
finalizzata a favorire un efficace inserimento.
Occorre in ogni modo che la questione dell’inserimento scolastico degli alunni
stranieri venga assunta in termini interistituzionali,
secondo logiche di sistema che, per quanto riguarda l’istruzione, prendano in
considerazione ogni momento del processo formativo degli alunni, dal loro
ingresso a scuola fino al termine del loro itinerario scolastico o formativo.
Infine, con riferimento alle iscrizioni degli alunni con cittadinanza straniera
che avvengono in corso d’anno, si raccomanda l’adozione di particolari forme di accoglienza che possano facilitare, fin dai primi
contatti, un’efficace azione di integrazione degli alunni stranieri.
Il diritto di inserimento di stranieri in corso d’anno
vale anche per i corsi di alfabetizzazione per adulti
di cui a successivo paragrafo.
10.2 Accordi di rete
È opportuno che le istituzioni scolastiche, al fine di evitare la
concentrazione di iscrizioni di alunni stranieri su talune scuole con effetti
di squilibrio sociale della popolazione scolastica, attivino accordi di rete
per una razionale distribuzione territoriale delle domande.
L’accordo di rete può, altresì, prevedere, con attenzione alle fasi di attività scolastica successive alle iscrizioni, l’impiego
in comune di risorse professionali e strumentali, a cominciare dalla messa a
disposizione delle migliori esperienze di integrazione condotte da talune
scuole e alla istituzione di laboratori finalizzati alla ricerca didattica e
alla sperimentazione.
10.3 Intese territoriali
Le scuole, possibilmente con azioni di rete, vorranno, pertanto, sollecitare o
assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti
pubblici per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo
circa l’assolvimento dell’obbligo.
Con riferimento alle situazioni delle città e dei grandi centri urbani nei
quali è presente una ampia rete di scuole, le
iscrizioni di alunni con cittadinanza non italiana richiedono un governo
condiviso e programmato della domanda e dell’offerta di servizi scolastici.
Nella predisposizione degli accordi sarà quanto mai opportuno prevedere intese
con gli Enti locali per favorire l’attivazione di ogni
misura di accompagnamento (trasporti, mense, ecc.) utile al conseguimento di
un’equilibrata distribuzione della domanda, nonché con associazione del
volontariato e del privato sociale per specifiche azioni di integrazione.
Nell’occasione è auspicabile che si instauri un
attento rapporto della scuola con la famiglia dei minori accolti, eventualmente
facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del
volontariato sociale e di associazioni interculturali.
11. Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che
intendano provvedere in proprio all'istruzione dei minori soggetti all’obbligo
di istruzione devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola del
territorio di residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, di
possedere capacità tecnica o economica per provvedervi, rimettendo al dirigente
medesimo l’onere di accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni
che si siano avvalsi dell'istruzione parentale o
comunque frequentanti scuole non statali e non paritarie, si rinvia alle
disposizioni che saranno diramate in materia con l’apposita ordinanza relativa
a scrutini ed esami.
12. Insegnamento della religione cattolica Al momento
dell’iscrizione le famiglie degli alunni esercitano la facoltà di avvalersi o
non avvalersi dell’insegnamento della religione
cattolica. L’esercizio di tale facoltà si attua mediante la compilazione di apposita richiesta, secondo il modello D allegato. La
scelta ha valore per l’intero ciclo di studi e comunque
in tutti i casi in cui sia prevista l'iscrizione d'ufficio, fatto salvo il
diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo.
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione
cattolica è, altresì, esercitata dallo studente, se maggiorenne o se
frequentante istituti di istruzione secondaria di II
grado.
La scelta alternativa all’insegnamento della religione cattolica trova invece
concreta attuazione nella opzione di diverse possibili
attività:
La scelta specifica di attività alternative, operata mediante l’allegato mod. E
all’inizio delle lezioni, ha effetto per l’intero anno scolastico cui si
riferisce.
13. Corsi per adulti
Allo scopo di far conseguire più alti livelli di istruzione alla popolazione
adulta, anche immigrata, con particolare riferimento alla conoscenza della
lingua italiana, a partire dal 2008 verrà dato nuovo impulso all’istruzione
degli adulti attraverso la riorganizzazione e il potenziamento dei centri
territoriali permanenti e dei corsi serali su base provinciale, secondo le
previsioni normative contenute nella legge 296/2006 (finanziaria 2007) e nel
decreto ministeriale 25 ottobre 2007.
Il termine per l'effettuazione delle iscrizioni ai corsi per adulti finalizzati
all'alfabetizzazione culturale, ai corsi di scuola secondaria
di I grado per adulti (150 ore), ai corsi serali presso gli istituti di
istruzione secondaria di II grado, nonché ai corsi aventi ad oggetto
l'attuazione di progetti di sperimentazione finalizzati a favorire il rientro
degli adulti nel sistema formativo, è fissato al 31 maggio 2008.
Tale termine non è ovviamente applicabile ai fini dell'ammissione ai corsi a
carattere modulare rientranti nell'offerta formativa libera e non curricolare delle istituzioni scolastiche.
La fissazione del succitato termine ordinario mira a
consentire l'ordinato svolgimento, nei tempi previsti, delle attività
propedeutiche all'inizio dell'anno scolastico. Tuttavia, in relazione a specifiche, eccezionali ragioni impeditive riferite a singoli interessati, è possibile,
attraverso l'adozione di formale provvedimento, accettare iscrizioni anche dopo
la data del 31 maggio 2008 e, ordinariamente, non oltre l'inizio delle lezioni
per l'anno scolastico 2008-2009.
14. Privacy e trattamento dei dati sensibili
Nel corso dello svolgimento delle diverse operazioni di iscrizione
precedentemente richiamate e nella fase di acquisizione delle documentazioni a
sostegno della richiesta di servizi educativi o assistenziali da parte delle
famiglie, le istituzioni scolastiche possono esser interessate all’acquisizione
e al trattamento di dati sensibili e giudiziari riferiti agli alunni o a loro
familiari.
Si richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici su questo particolare aspetto
della privacy e sulla scrupolosa osservanza delle
disposizioni previste in materia dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
(Codice in materia di trattamento dei dati personali) e al Regolamento
ministeriale 6 dicembre 2006.
Il
Direttore Generale
f.to Mario G. Dutto
Destinatari
Ai
Direttori Generali degli
Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Presidenti delle Regioni
LORO SEDI
Ai Presidenti delle Province
LORO SEDI
Ai Sindaci dei Comuni
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico
per
T R E N T O
Al Sovrintendente Scolastico per
la scuola in lingua italiana
B O L Z A N O
All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
B O L Z A N O
All’Intendente Scolastico per la
scuola delle località ladine
B O L Z A N O
Al Sovrintendente Scolastico
per
A O S T A
Agli Uffici Scolastici provinciali
LORO SEDI
Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie
LORO SEDI
e, p.c. Al Gabinetto del Ministro - SEDE
All’Ufficio Legislativo – SEDE
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